Trento, 18 aprile 2012

Emanuele Birarelli: testa e fisico proiettati sul V-Day (foto Trabalza)

“Sia Macerata sia Cuneo hanno i mezzi adatti per metterci in difficoltà domenica in occasione del V-Day 2012. Non riesco quindi a priori a scegliere un avversario che mi farebbe più piacere affrontare al Mediolanum Forum di Assago – ha spiegato Emanuele Birarelli questa mattina sulle frequenze di Radio Dolomiti nel corso della settimanale puntata di “Punto Volley” - : sarà comunque una formazione fortissima. Questa sera al termine di gara 3 dell’altra semifinale conosceremo il nome e solo a quel punto capiremo come affrontare questo ultimo impegno stagionale. La Bre Banca Lannutti è una squadra molto esperta che, nonostante una stagione travagliata, ha comunque saputo ritrovare il filo del proprio gioco e che può contare su giocatori di altissimo livello. La Lube Banca Marche non le è da meno: forse può disporre di minor esperienza ad alti livelli ma ha picchi di gioco davvero elevati e sei battitori molto efficaci”.
“Mediaticamente parlando la formula del V-Day è eccezionale – ha proseguito il centrale azzurro - . Nei giorni che precedono quella partita l’interesse dei giornali e tv diventa massimo e questa è sicuramente la cosa migliore; va però anche detto che, egoisticamente parlando, per una squadra come la nostra una serie di cinque partite è sicuramente più adatta per far emergere i valori già espressi dalla regular season e per non riservare grosse sorprese. Sono comunque molto orgoglioso di essere nuovamente fra i protagonisti della finale scudetto; quella di domenica a Milano sarà la mia quinta finale consecutiva: io, Bari e Kaziyski siamo gli unici ad averle giocate tutte in maglia trentina. E’ un grandissimo traguardo. Siamo carichi, ci stiamo preparando con grande cura e dalla nostra abbiamo anche un paio di giorni in più di allenamenti (nel pomeriggio al PalaTrento l’unica seduta della giornata, ndr) rispetto ai nostri futuri avversari. Non è comunque detto che avere un po’ di tempo in più sia un grande vantaggio: in una partita secca del genere conta infatti prima la testa e poi il fisico”.

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